“Il tempo per leggere, come il tempo per amare, dilata il tempo per vivere”
(Come un romanzo, Daniel Pennac)
In questo tempo sospeso, per alcuni dilatato per altri compresso, sicuramente un tempo inedito e probabilmente irripetibile, molti di noi hanno avuto bisogno di rifugiarsi nella lettura. Libri caldi ed accoglienti come copertine autunnali, frasi come sorsi dissetanti, parole come carezze confortanti.
Scrittori, lettori forti, appassionati di libri di ogni genere e sorta si sono confrontati su questo tema durante le lunghe settimane di reclusione. Alcuni hanno avuto un blocco psicologico e si sono trovati a fare i conti con la lentezza di questo tempo, non ne hanno apprezzato il ritmo e, non dovendo ricavare nella routine quotidiana quei momenti preziosi per leggere, ne hanno avuto il totale rifiuto, dedicando le loro ore ad attivitĂ differenti, forse per loro davvero inedite. Altri, al grido di #iorestoacasaeleggo hanno approfittato per smaltire la pila di libri accumulati sul comodino e hanno fieramente raggiunto il loro traguardo. Altri hanno continuato le loro attivitĂ da lettori come se niente fosse accaduto, vivendo nel medesimo modo di sempre.
ChissĂ quante altre reazioni si sono registrate a riguardo nelle ultime settimane. Possiamo immaginare la crisi di astinenza di libraie e librai che hanno dovuto interrompere la loro attivitĂ quotidiana a contatto con i libri. O il rammarico delle bibliotecarie e dei bibliotecari che si sono sentiti privati del loro ruolo di biblio-psicologo o biblio-sociologo. La freddezza di chi ha meccanicamente inserito dei libri in una scatola da spedire, senza poter esprimere la propria opinione con il compratore o senza offrirgli il proprio consiglio. Tante le emozioni che scatenano i libri, ancor prima di leggerli.
Ci sono, poi, i lettori non forti, i lettori occasionali, quelli che non hanno mai tempo; quelli che non trovano la spinta emotiva che consente loro di ritagliarsi quel microspazio, a tutti i costi, tra le attivitĂ senza freni della vita quotidiana, per immergersi nella lettura; quelli che “magari avessi il tempo di dedicarmi alle mie passioni”; quelli che “non ho la testa”; quelli che “quando viaggiavo in treno leggevo molto di piĂą”; e via discorrendo.
La lettura è davvero una cosa personale, che si può, certamente, condividere se dalla condivisione se ne trae beneficio, o si può segretamente praticare intimamente se si ritiene più opportuno.
Che sia uno svago o una via di fuga, che sia un lavoro o una passione, che sia un’ossessione o un passatempo, la passione per i libri accomuna migliaia di persone che per scopi diversi si lasciano cullare e coccolare dalle parole.
In questo tempo “speciale”, dunque, che ognuno di noi ha vissuto in maniera diversa e unica, che tipo di lettori siamo stati?
Noi, di Pazza Idea, che lavoriamo con i libri da anni e che sentiamo di avere come missione quella di portare i libri tra la gente e la gente tra i libri, che sperimentiamo di anno in anno i cambiamenti di approccio tra gli utenti e la letteratura, che tocchiamo con mano la necessitĂ di una grande fetta di pubblico lettore/fruitore di condivisione di letteratura (e cultura in generale), per questi ed altri motivi abbiamo condiviso con voi, durante questa “quarantena” una rubrica sui libri, offrendovi qualche consiglio e alcuni spunti di riflessione, speriamo graditi.
Nei momenti speciali, ci si affida a persone speciali delle quali ci si fida, a cui chiedere consigli o da cui ricevere quella carezza di conforto. Ecco, la nostra rubrica è stata (e continua a voler essere) quella carezza, quel consiglio di una persona speciale di cui ci si fida, quel passaparola tra amici per farci sentire vicini anche da lontano.
La cultura non si è fermata e non si ferma. Abbiamo voluto dare (e vogliamo continuare a farlo) un messaggio di presenza, di vicinanza e di affetto, sempre mettendo i libri al centro come nostra missione fondamentale.
Qui di seguito trovate un riassunto dei libri consigliati durante le scorse settimane.
Non perdetevi, sui canali social, i nostri prossimi consigli, le nostre prossime carezze!
– “Cime tempestose”, Emily BrontĂ«
– “Cent’anni di solitudine”, Gabriel GarcĂa Márquez
– “Dove eravate tutti”, Paolo Di Paolo
– “Zia Mame”, Patrick Dennis
– “Non legare il cuore. La mia storia persiana tra due Paesi e tre religioni”, Farian Sabahi
– “Se questo è un uomo” e “La tregua”, Primo Levi
– “Strane Creature”, Tracy Chevalier
– “Una vita come tante”, Hanya Yanagihara
– “Orgoglio e pregiudizio”, Jane Austen
– “La versione di Barney, Mordecai Richler
– “Suite francese”, Irène NĂ©mirovsky
– “La fortuna non esiste”, Mario Calabresi
– “Sostiene Pereira”, Antonio Tabucchi
– “I miei piccoli dispiaceri”, Miriam Toews
– “Quel che affidiamo al vento”, Laura Imai Messina
– “Le assaggiatrici”, Rosella Postorino
– “Shantaram”, Gregory David Roberts
– “Emanuele nella battaglia”, Daniele Vicari
– “Ogni ricordo un fiore”, Luigi Lo Cascio
– “In tutto c’è stata bellezza”, Manuel Vilas
– “Le cittĂ invisibili”, Italo Calvino
– “La testa e il cuore”, Simonetta Fiori
– “Elogio dell’imperfezione”, Rita Levi Montalcini
– “Dovremmo essere tutti femministi”, Chimamanda Ngozi Adichie
– “La mattina dopo”, Mario Calabresi
– “Le otto montagne”, Paolo Cognetti
– “Le stanze dell’addio”, Yari Selvetella
– “L’arminuta”, Donatella Di Pietrantonio
– “Patria”, Ferdinando Aramburu
– “La ragazza con la leica”, Helena Janeczek